Software o metodo per QA check Thread poster: Lucia Messuti
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Buongiorno a tutti! Sto cercando un software per fare il QA check. Utilizzo già le funzionalità dei CAT (trados e wordfast) che utilizzo, ma vorrei trovare qualcosa di più specifico. Ad esempio: traduco Automobile per Car. Come posso controllare se nella traduzione ho sempre tradotto Car con Automobile e non Auto? Finora mi scrivo i termini più ripetuti mentre traduco e dopo con find/replace faccio il controllo, però non è un metodo molto "scientifico... See more Buongiorno a tutti! Sto cercando un software per fare il QA check. Utilizzo già le funzionalità dei CAT (trados e wordfast) che utilizzo, ma vorrei trovare qualcosa di più specifico. Ad esempio: traduco Automobile per Car. Come posso controllare se nella traduzione ho sempre tradotto Car con Automobile e non Auto? Finora mi scrivo i termini più ripetuti mentre traduco e dopo con find/replace faccio il controllo, però non è un metodo molto "scientifico" Qualcuno conosce un software o ha un metodo diverso per fare un controllo finale? Grazie Lucia ▲ Collapse | | | Daniel Frisano Italy Local time: 08:16 Member (2008) English to Italian + ...
Buongiorno Lucia, personalmente uso il seguente metodo: 1. Creazione di una lista di tutti i termini tecnici ricorrenti, diciamo da 3 volte in su. 2. Sostituzione di ogni termine tecnico con un'abbreviazione, nel tuo esempio car --> a\ (backlash compreso). 3. Traduzione come sempre lasciando le abbreviazioni intatte. 4. Ri-sostituzione di ogni abbreviazione con il termine italiano, qui a\ --> automobile. Sembra labori... See more Buongiorno Lucia, personalmente uso il seguente metodo: 1. Creazione di una lista di tutti i termini tecnici ricorrenti, diciamo da 3 volte in su. 2. Sostituzione di ogni termine tecnico con un'abbreviazione, nel tuo esempio car --> a\ (backlash compreso). 3. Traduzione come sempre lasciando le abbreviazioni intatte. 4. Ri-sostituzione di ogni abbreviazione con il termine italiano, qui a\ --> automobile. Sembra laborioso ma con un paio di softwarini le fasi 2. e 4. prendono pochi minuti e si fanno in automatico, una volta creata una bella tabella alla fase 1. Tra questo metodo e la doppia revisione che faccio alla fine, non scappa niente. ▲ Collapse | | |
Ciao Lucia, spero tu stia benone Hai mai provato Xbench? Io mi sono sempre trovata bene... fammi sapere! Buon lavoro e a presto Marika | | | Anche io XBench | Nov 22, 2017 |
Ciao Lucia, Anche io ti consiglio Apsic Xbench (https://www.xbench.net/). Supporta molti formati, ti permette di caricare più file contemporaneamente e fare ricerche in tutti i file contemporaneamente, caricare glossari, eseguire controlli ortografici e tanto, tanto altro. Buon lavoro! sara | |
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Lucia Messuti Italy Local time: 08:16 English to Italian + ... TOPIC STARTER Consigli interessanti | Nov 22, 2017 |
Interessante il tuo metodo Daniel, ma alla fine non fai confusione? Io attualmente mi scrivo i termini e poi alla fine li controllo cercando nel file le parole source e poi controllo nel target come le ho tradotte. XBench lo conosco, anche se non l'ho mai usato molto, però mi pare si possa utilizzare solo su Windows e io avevo dimenticato di indicare che lavoro su Mac (e Parallel per usare Trados). Grazie cmq per le vostre risposte. Lucia | | | Daniel Frisano Italy Local time: 08:16 Member (2008) English to Italian + ... Domanda lecita | Nov 22, 2017 |
Lucia Messuti wrote: (...) ma alla fine non fai confusione? Se dovessi impararlo da zero, probabilmente sì. L'ho sviluppato poco alla volta, iniziando più o meno come fai tu (con la differenza che mi scrivevo i termini PRIMA di tradurre, con un conteggio o enumerazione per ordine di frequenza), perfezionando e ampliando la procedura poco alla volta.
[Edited at 2017-11-22 23:39 GMT] | | | Luca Tutino Italy Member (2002) English to Italian + ... Una combinazione dei due metodi e di altro ancora | Nov 23, 2017 |
Molto dipende dal tipo di traduzione. Per la maggior parte delle traduzioni tecniche e commerciali ti consiglio di combinare il metodo descritto da Daniel con l'uso di Xbench. Infatti il sistema della sostituzione dei termini con abbreviazioni codificate è ottimo ma purtroppo non è sempre applicabile in combinazione con altre richieste specifiche dei clienti, e non è a prova di bomba, poiché è necessario scegliere con estrema oculatezza i termini da sottoporre a questo trattamento. Ad esemp... See more Molto dipende dal tipo di traduzione. Per la maggior parte delle traduzioni tecniche e commerciali ti consiglio di combinare il metodo descritto da Daniel con l'uso di Xbench. Infatti il sistema della sostituzione dei termini con abbreviazioni codificate è ottimo ma purtroppo non è sempre applicabile in combinazione con altre richieste specifiche dei clienti, e non è a prova di bomba, poiché è necessario scegliere con estrema oculatezza i termini da sottoporre a questo trattamento. Ad esempio la cosa può diventare complicata, o persino impraticabile, quando termini di più parole contengono anche altri termini già codificati che però in quei contesti devono essere tradotti con parole diverse. Succede più spesso di quanto non si pensi e non è questo l'unico possibile problema. In più bisogna comunque attuare una corretta strategia per il trattamento delle forme flesse dei termini scelti (che possono anche essere verbi). Il controllo finale con Xbench, se usato correttamente è veramente molto utile. Apparentemente le sue funzionalità sono simili a quelle ormai incluse in molti CAT, ma in realtà Xbench resta sempre più comodo e flessibile. Nella pratica però anche questo metodo si scontra spesso con difficoltà connesse soprattutto alla flessione delle parole (che non mi sembrano completamente risolte nemmeno nelle versioni a pagamento) e alle variazioni già presenti nell'originale. In alcuni casi speciali sono utili anche altri strumenti, funzionalità di CAT, programmi specializzati di ricerca testuale, macro di Word e di altri programmi di elaborazione dei testi, come pure le formule di Excel. Comunque alla fine è sempre necessario eseguire riletture attente, quando necessario anche ad alta voce e/o su carta, perché la pur importantissima "consistency" non garantisce di per sé la qualità della traduzione. In casi estremi variando opportunamente la traduzione di un termine secondo i contesti si può arricchire la traduzione in modo da fornire una più valida rappresentazione del campo semantico del termine originale, e in sostanza ottenere una traduzione più chiara e priva di ambiguità. ▲ Collapse | | | Daniel Frisano Italy Local time: 08:16 Member (2008) English to Italian + ... Giusta osservazione | Nov 23, 2017 |
Luca Tutino wrote: Ad esempio la cosa può diventare complicata, o persino impraticabile, quando termini di più parole contengono anche altri termini già codificati che però in quei contesti devono essere tradotti con parole diverse. Succede più spesso di quanto non si pensi e non è questo l'unico possibile problema. In più bisogna comunque attuare una corretta strategia per il trattamento delle forme flesse dei termini scelti (che possono anche essere verbi). Infatti diventa più complicata, e accade spesso, come dici tu. Ma si può risolvere: basta codificare prima il termine più lungo. Diciamo che voglio tradurre "wall" come "parete" se è da solo, ma "external wall" come "muro esterno" (scusate l'esempio stupido, non mi viene niente di meglio). Basterà codificare prima [ external wall --> mx\ ] e poi [ wall --> p| ]. Ragionandoci un attimo su, funziona. A proposito, per seguire meglio il filo uso \ per sostantivi maschili concreti, | per femminili concreti, $ per maschili astratti, £ per femminili astratti, tutti raddoppiati per il plurale (ad esempio "thermodynamic losses" potrebbe diventare pt££). Per gli aggettivi uso un + per la radice, ad es. [ thermodynamic --> t+ ]. Dopo tradotto si fa [ t+ --> termodinamic ] , per cui un "t+o" sarà espanso in "termodinamico". (Questo presuppone che nell'originale non compaia mai un + subito dopo una t, che di solito è assodato, ma "di solito" non è "sempre"). Per i verbi è complicato, specie traducendo dall'inglese, dove un verbo può essere facilmente anche un sostantivo (e.g., access) o persino un aggettivo (e.g., smooth). Poi ci sono quelli che dittongano, insomma, meglio lasciar perdere e andare a memoria. Luca Tutino wrote: Comunque alla fine è sempre necessario eseguire riletture attente, quando necessario anche ad alta voce e/o su carta. Sacrosante parole. Consiglio strumenti text-to-speech tipo TextAloud per farlo leggere al PC e ascoltare. ALMENO due volte, ascoltando sempre la traduzione e seguendo la prima volta l'originale e la seconda volta la traduzione. | |
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Daniel Frisano Italy Local time: 08:16 Member (2008) English to Italian + ... Kühlmediumszuführeinrichtung | Nov 23, 2017 |
A proposito, l'altro giorno stavo sudando su un brevetto tedesco in cui compariva una ventina di volte "Kühlmediumszuführeinrichtung". Non sto a dirvi il sollievo di tradurlo una volta per tutte e non vederlo mai più, se non come un innocuo "dr\". | | | Lucia Messuti Italy Local time: 08:16 English to Italian + ... TOPIC STARTER Penso che proverò il metodo "matematico".... | Nov 23, 2017 |
... e poi vediamo cosa ne risulterà. Provo oggi stesso poi vi racconto come è andata... XBench non riesco a provarlo perchè non mi pare giri su Mac. E comunque sono d'accordo sulla rilettura ALMENO due volte. Non so perchè ma riesce ogni tanto a scappare qualcosa. Soprattutto con i CAT e lo schema a "griglia", cioè source a sx e target a dx. Buona giornata! | | | Daniel Frisano Italy Local time: 08:16 Member (2008) English to Italian + ...
Per chiunque fosse interessato, ho caricato una descrizione completa del metodo (estratta da un documento più grande) sul mio sito. Potete scaricare il PDF qui: www.danielfrisano.com/w4.pdf Aggiungo che il metodo è utilissimo per brevetti e documenti tecnici in generale, meno in altri contesti (es. contratti), e non molto adatto in area marketing, siti web e simili. ... See more Per chiunque fosse interessato, ho caricato una descrizione completa del metodo (estratta da un documento più grande) sul mio sito. Potete scaricare il PDF qui: www.danielfrisano.com/w4.pdf Aggiungo che il metodo è utilissimo per brevetti e documenti tecnici in generale, meno in altri contesti (es. contratti), e non molto adatto in area marketing, siti web e simili. Il documento include una spiegazione di come controllo tutti i numeri presenti all'interno di un documento, che magari qualcuno potrà trovare utile. Un ringraziamento a Lucia per il thread. Finalmente un piccolo sforzo per tentare di acchiappare lo sfuggente concetto di "qualità". Come dice Luca, coerenza non è sinonimo di qualità ma solo uno tra i molti aspetti che possono contribuire a definirla, ma almeno è un primo passo. ▲ Collapse | | | Rainbow, Checkmate - dal pacchetto Okapi | Nov 24, 2017 |
Questo software OpenSource permette molte operazioni di controllo, e non solo di controllo: conversioni formato, preparazione progetti per vari CATs. Ed è ottimo. Esiste mailing list sui Yahoo groups. http://okapiframework.org/ Lucia Messuti wrote: ... e poi vediamo cosa ne risulterà. Provo oggi stesso poi vi racconto come è andata... XBench non riesco a provarlo perchè non mi pare giri su Mac. E comunque sono d'accordo sulla rilettura ALMENO due volte. Non so perchè ma riesce ogni tanto a scappare qualcosa. Soprattutto con i CAT e lo schema a "griglia", cioè source a sx e target a dx. Buona giornata! | | | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Software o metodo per QA check Trados Studio 2022 Freelance | The leading translation software used by over 270,000 translators.
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