Glossary entry (derived from question below)
Sep 10, 2007 21:16
16 yrs ago
2 viewers *
Italian term
rammostrare
Italian to Spanish
Law/Patents
Law: Patents, Trademarks, Copyright
La particolare forma del dispositivo è chiaramente e dettagliatamente rammostrata nei disegni allegati alla Registrazione.
Gracias
Gracias
Proposed translations
(Spanish)
3 +3 | mostrar/ensenar/demostrar | liz askew |
3 +1 | ilustrar | Feli Pérez Trigueros |
3 +1 | mostrar, hacer ver claramente/hacer patente/destacar/acentuar/realzar | Maria Assunta Puccini |
Change log
Sep 11, 2007 01:00: Maria Assunta Puccini changed "Level" from "Non-PRO" to "PRO"
Proposed translations
+3
35 mins
Selected
mostrar/ensenar/demostrar
"ensenar" with a tilde on the second "n".
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Note added at 36 mins (2007-09-10 21:53:06 GMT)
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http://64.233.183.104/search?q=cache:mvazVE0IdXcJ:www.proz.c...
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Note added at 36 mins (2007-09-10 21:53:06 GMT)
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http://64.233.183.104/search?q=cache:mvazVE0IdXcJ:www.proz.c...
Peer comment(s):
agree |
Maria Assunta Puccini
: yo quitaría "demostrar". Liz, disculpa si repetí uno de los términos que tu habías propuesto pero me di cuenta después de rayo caído :( ¡Que pases un buen día!
3 hrs
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agree |
Feli Pérez Trigueros
: Yo diría simplemente mostrar.
14 hrs
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agree |
Veronica Colasanto
14 hrs
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4 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "Gracias!!"
+1
14 hrs
ilustrar
Dado que habla de "disegni" y uno de los significados de "ilustrar" es: "Aclarar un punto o materia con palabras, imágenes, o de otro modo", en mi opinión también podrías traducirlo así.
+1
4 hrs
mostrar, hacer ver claramente/hacer patente/destacar/acentuar/realzar
te doy unas cuantas opciones; mira si alguna te sirve.
Feliz despertar y feliz día :-)
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Note added at 22 ore (2007-09-11 19:35:45 GMT)
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Neanch'io avevo mai sentito questo termine e sono stata tentata ad andare sul categorico "non esiste"; però ho cercato il prefisso "ri"sul Vocabolario della Lingua Italiana Treccani ed ecco quello che ho trovato:
ri- [ lat. re -: v. RE- ]. – Prefisso presente in moltissimi verbi, e loro derivati, che ha in genere valore iterativo, esprime cioè duplicazione o ripetizione; così, per es., riascoltare , ritentare , rivedere , ascoltare, tentare, vedere per la seconda volta (o per più volte successive); ricadere , ricongiungere , cadere, congiungere di nuovo; riamare , riproporre , tornare ad amare, a proporre; richiamare , richiedere , chiamare o chiedere indietro, ecc. Tra le altre funzioni, frequente è quella che indica il ritorno a una fase anteriore, cioè il compiersi di un'azione opposta a quella indicata dal verbo semplice; per es., riacquistare , riguadagnare , acquistare o guadagnare ciò che s'era perduto; rialzare , alzare ciò ch'era caduto; risanare , sanare ciò ch'era malato; ritrovare , trovare ciò ch'era stato smarrito, ecc. Valore soprattutto intensivo (riguardo al verbo originario) ha nei verbi ricercare , riempire , ripulire , riscaldare , risvegliare, ritornare , ecc.; enfatico in ridire , rigirare (nelle locuz. dire e ridire , girare e rigirare ), ecc. Altre volte, infine, conferisce un sign. nuovo al verbo originario: ricavare , rifrangere , rilegare , rimeritare , riprodurre , risaltare , risentire , ritirare , ecc. Di tutti questi verbi, la maggior parte sono di formazione italiana; parecchi però risalgono, per via ereditaria o per adozione, al latino (come ricalcare , ricevere , ricompensare , riconoscere , riflettere , rimettere , rimuovere , riprendere , risolvere , rispettare , ecc.). In genere, la composizione è del tipo prefisso + verbo, ma non sono rari i casi in cui il prefisso è premesso, con funzione derivativa, a un aggettivo o a un sostantivo (così ribassare da basso ; riboccare da bocca ; ricapitolare dal lat. tardo recapitulare der. di capitŭlum ; ripristinare der. del lat. pristĭnus , ecc.). In alcuni verbi, o derivati, si ha alternanza con il pref. re - ( reputare e riputare ; remunerare e rimunerare ; recezione e ricezione ; recuperare , recupero e ricuperare , ricupero ); in tali casi, la forma con re - è sentita in genere come più dotta. ****Quando vi sia alternanza fra ri - e r -, la forma con r - tende ad avere piuttosto valore intensivo ( raccendere , rannodare ), quella con ri - valore iterativo ( riaccendere , riannodare ). Siccome per tutti i verbi è virtualmente possibile la composizione con ri -, **** nel presente Vocabolario sono registrati solo quelli che hanno una certa larghezza d'uso o che esigono la registrazione per accezioni proprie e particolari. Per lo stesso motivo non vengono registrati i deverbali (soprattutto quelli in - mento , - zione , - tivo e sim.) che non abbiano una propria individualità, essendo sottinteso che ogni composto può avere lo stesso gruppo di deverbali del verbo semplice.
...ergo non credo che sia un'invenzione ;-)
Buon pomeriggio a tutti
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Note added at 22 ore (2007-09-11 19:39:34 GMT)
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questa parte non è venuta bene, quindi la ricopio:
"Quando vi sia alternanza fra ri - e ra-, la forma con ra- tende ad avere piuttosto valore intensivo ( raccendere , rannodare ),..."
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Note added at 1 giorno7 min (2007-09-11 21:24:19 GMT)
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"3. Questioni propriamente stilistiche.Questo punto sarà esposto più compiutamente a voce. Qui si offre una semplice lista di stilemi tipici del linguaggio delle sentenze, veicolati dalla tradizione ma che allontanano, senza particolari benefici, la lingua delle sentenze dal pur decoroso uso “comune” (le cause del fenomeno vanno cercate nella prolungata condizione di lingua scritta aulica dell’italiano; si faranno precisi riferimenti a questa condizione):all’uopo, talché, di talché, dicesi, trattasi (di che trattasi), appalesa, ***rammostra,***..."
http://appinter.csm.it/incontri/vis_relaz_inc.php?&ri=MTAwNz...
Feliz despertar y feliz día :-)
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Note added at 22 ore (2007-09-11 19:35:45 GMT)
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Neanch'io avevo mai sentito questo termine e sono stata tentata ad andare sul categorico "non esiste"; però ho cercato il prefisso "ri"sul Vocabolario della Lingua Italiana Treccani ed ecco quello che ho trovato:
ri- [ lat. re -: v. RE- ]. – Prefisso presente in moltissimi verbi, e loro derivati, che ha in genere valore iterativo, esprime cioè duplicazione o ripetizione; così, per es., riascoltare , ritentare , rivedere , ascoltare, tentare, vedere per la seconda volta (o per più volte successive); ricadere , ricongiungere , cadere, congiungere di nuovo; riamare , riproporre , tornare ad amare, a proporre; richiamare , richiedere , chiamare o chiedere indietro, ecc. Tra le altre funzioni, frequente è quella che indica il ritorno a una fase anteriore, cioè il compiersi di un'azione opposta a quella indicata dal verbo semplice; per es., riacquistare , riguadagnare , acquistare o guadagnare ciò che s'era perduto; rialzare , alzare ciò ch'era caduto; risanare , sanare ciò ch'era malato; ritrovare , trovare ciò ch'era stato smarrito, ecc. Valore soprattutto intensivo (riguardo al verbo originario) ha nei verbi ricercare , riempire , ripulire , riscaldare , risvegliare, ritornare , ecc.; enfatico in ridire , rigirare (nelle locuz. dire e ridire , girare e rigirare ), ecc. Altre volte, infine, conferisce un sign. nuovo al verbo originario: ricavare , rifrangere , rilegare , rimeritare , riprodurre , risaltare , risentire , ritirare , ecc. Di tutti questi verbi, la maggior parte sono di formazione italiana; parecchi però risalgono, per via ereditaria o per adozione, al latino (come ricalcare , ricevere , ricompensare , riconoscere , riflettere , rimettere , rimuovere , riprendere , risolvere , rispettare , ecc.). In genere, la composizione è del tipo prefisso + verbo, ma non sono rari i casi in cui il prefisso è premesso, con funzione derivativa, a un aggettivo o a un sostantivo (così ribassare da basso ; riboccare da bocca ; ricapitolare dal lat. tardo recapitulare der. di capitŭlum ; ripristinare der. del lat. pristĭnus , ecc.). In alcuni verbi, o derivati, si ha alternanza con il pref. re - ( reputare e riputare ; remunerare e rimunerare ; recezione e ricezione ; recuperare , recupero e ricuperare , ricupero ); in tali casi, la forma con re - è sentita in genere come più dotta. ****Quando vi sia alternanza fra ri - e r -, la forma con r - tende ad avere piuttosto valore intensivo ( raccendere , rannodare ), quella con ri - valore iterativo ( riaccendere , riannodare ). Siccome per tutti i verbi è virtualmente possibile la composizione con ri -, **** nel presente Vocabolario sono registrati solo quelli che hanno una certa larghezza d'uso o che esigono la registrazione per accezioni proprie e particolari. Per lo stesso motivo non vengono registrati i deverbali (soprattutto quelli in - mento , - zione , - tivo e sim.) che non abbiano una propria individualità, essendo sottinteso che ogni composto può avere lo stesso gruppo di deverbali del verbo semplice.
...ergo non credo che sia un'invenzione ;-)
Buon pomeriggio a tutti
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Note added at 22 ore (2007-09-11 19:39:34 GMT)
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questa parte non è venuta bene, quindi la ricopio:
"Quando vi sia alternanza fra ri - e ra-, la forma con ra- tende ad avere piuttosto valore intensivo ( raccendere , rannodare ),..."
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Note added at 1 giorno7 min (2007-09-11 21:24:19 GMT)
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"3. Questioni propriamente stilistiche.Questo punto sarà esposto più compiutamente a voce. Qui si offre una semplice lista di stilemi tipici del linguaggio delle sentenze, veicolati dalla tradizione ma che allontanano, senza particolari benefici, la lingua delle sentenze dal pur decoroso uso “comune” (le cause del fenomeno vanno cercate nella prolungata condizione di lingua scritta aulica dell’italiano; si faranno precisi riferimenti a questa condizione):all’uopo, talché, di talché, dicesi, trattasi (di che trattasi), appalesa, ***rammostra,***..."
http://appinter.csm.it/incontri/vis_relaz_inc.php?&ri=MTAwNz...
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