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            • geosmina
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          • Definition(s)
            • La geosmina è un composto organico che altera la qualità dell’acqua potabile. Si forma dal metabolismo batterico, fra cui gli streptomiceti. Conferisce odore e sapore terrosi. Componenti che alterano la qualità dell’acqua Composti organici: ... geosmina (dal metabolismo batterico, conferisce odore e sapore terrosi) http://www.microbiologia.unige.it/dpb/MicroApplicata/appapp0101.htm La geosmina è il composto che dona al terreno quel suggestivo odore che è un mix di fungo, muffa e terra così caratteristico della primavera, soprattutto dopo un acquazzone o dopo che si scava. Il naso umano è così sensibile al composto che possiamo rilevarlo già in quantità infinitesimali. 100 parti per trilione. Al John Innes Centre, spiegano che «In altre parole, possiamo percepire la geosmina meglio di quanto gli squali sono in grado di rilevare il sangue». Gli streptomiceti sono batteri che hanno un’importanza planetaria: una serie di composti organici, tra cui armi chimiche per combattere i loro nemici nel suolo e che vengono sfruttate anche per uso umano come antibiotici tra i più efficaci al mondo. Questi batteri producono anche la geosmina e tutta una serie di altri composti organici volatili (COV) e i ricercatori fanno notare che «Mentre le specie di Streptomyces variano drasticamente nei tipi di molecole che producono come antibiotici, tutte, senza eccezione, producono geosmina». Uno degli autori dello studio, il britannico Mark Buttner del Department of molecular microbiology del John Innes Centre – Norwich Research Park, spiega che «Il fatto che producano tutti geosmina ci ha suggerito che conferisca un vantaggio selettivo ai batteri, altrimenti non lo farebbero. Quindi, sospettavamo che stessero segnalando qualcosa e la cosa più ovvia sarebbe qualche animale o insetto che potesse aiutare a distribuire le spore degli Streptomyces». Per scoprire cosa potesse essere attratto dall’odore di geosmina, Paul Becher e il suo team della Sveriges lantbruksuniversitet che hanno guidato i ricercatori, hanno creato una rete di trappole innescate con streptomiceti, mentre altre trappole sono state innescate con sostanze di controllo. Questi esperimenti hanno rivelato che i collemboli erano attratti dall’esca degli streptomiceti e ulteriori esperimenti controllati condotti in laboratorio prevedevano l’inserimento di collemboli uno alla volta, ad intervalli di 20 minuti – per evitare l’effetto mandria – in un tubo a Y per osservare se seguivano l’odore di geosmina o altri COV. Poi il team ha utilizzato un metodo chiamato elettroantennografia, che prevede l’inserimento di minuscoli elettrodi nelle antenne lunghe 1.5 millimetri dei collemboli per poi osservare le loro risposte a una successione di molecole odorifere. Da queste esperimenti e osservazioni è emerso chiaramente che i collemboli sono fortemente attratti dalla geosmina e da un altro composto dall’odore terroso prodotto dagli streptomiceti: il 2–metilisoborneolo (2-MIB). Ma perché, mezzo miliardo di anni fa, si è evoluta questa relazione da quando il genere Streptomyces ha fatto la sua comparsa sul pianeta e proprio nello stesso periodo in cui i Collembola si sono separati dagli insetti? Lo studio rileva che «La geosmina e il 2-MIB sono segnali chimici che guidano i collemboli agli streptomiceti come fonte di cibo privilegiata», si tratta di qualcosa che uccide altri organismi come i nematodi e i moscerini della frutta, ma al quale i collemboli possono resistere perché hanno una batteria di enzimi che li disintossicano dagli antibiotici prodotti dagli Streptomyces. In cambio, i collemboli aiutano gli streptomiceti a disperdere le loro spore in due modi: attraverso la defecazione e con la distribuzione delle spore che si attaccano su di loro. Il team internazionale di ricercatori ha scoperto che le spore degli streptomiceti sopravvivono al passaggio nell’intestino dei collemboli per dare origine a nuove colonie di Streptomyces. Secondo Buttner, «C’è un vantaggio reciproco. I collemboli mangiano gli streptomiceti, quindi la geosmina li attira verso una preziosa fonte di cibo. E i collemboli distribuiscono le spore, sia quelle finite sui loro corpi che nelle loro feci, che sono piene di spore vitali, quindi gli streptomiceti si disperdono. Questo è analogo a quello che fanno gli uccelli che mangiano i frutti delle piante. Ricevono cibo ma distribuiscono anche i semi, a beneficio delle piante». Fonte Aree protette e biodiversità | Economia ecologica | Scienze e ricerca L’odore della primavera. Come si è evoluto il profumo di terra bagnata e perché piace così tanto a uomini e animali https://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/lodore-della-primavera-come-si-e-evoluto-il-profumo-di-terra-bagnata-e-perche-piace-cosi-tanto-a-uomini-e-animali/ Greenreport.it - by Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
          • Example sentence(s)
            • Potabilizzazione dlle acque. Scopo: eliminazione dei composti inquinanti organici e inorganici riversati nei corsi d’acqua dalle attività agricole ed industriali. - Componenti che alterano la qualità dell’acqua. Minerali inorganici: - calcio e bicarbonato (determinano la durezza); - ferro, zolfo, nitrati e manganese - Composti organici: - acido fulmico e ulnico (dalla degradazione dei vegetali); - geosmina (dal metabolismo batterico, conferisce odore e sapore terrosi); - pesticidi, metano alogenato, derivati dell’ etano (sintetici). Microrganismi: - batteri, virus, alghe e protozoi; - alcune specie patogene: salmonella, shigella, vibrio, campylobacter, virus dell’epatite A. - Microbiologia.unige.it by Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
            • Odori e sapori nell’acqua possono essere generati da varie sostanze: Costituenti biologici:principalmente actinomiceti, cianobatteri, vari tipi di alghe e funghi. I cianobatteri, gli acti-nomiceti e alcuni funghi producono delle sostanze (tra cui geosmina e metilisoborneolo) che conferiscono all’acqua odore e sapore di terra ammuffita. Le alghe producono numero-se sostanze organiche volatili e non volatili (alcoli alifatici, aldeidi, chetoni, solfiti). Altri microrganismi responsabili di odori particolari sono i batteri che metabolizzano il ferro e lo Pseudomonas; altri ancora possono convertire gli aminoacidi contenenti zolfo in acido solforico. Costituenti chimici:comprendono sostanze inorganiche (sodio, magnesio, calcio, ferro, rame, manganese, zin-co) e composti organici (composti umici, acidi idrofilici, acidi carbossilici, peptidi, aminoaci-di, carboidrati e idrocarburi). Inquinanti di origine umana:solventi idrocarburici alogenati.Sostanze prodotte a seguito dei processi di trattamentoLe sostanze chimiche coagulanti, ossidanti e disinfettanti possono interagire con composti organici determinando la formazione di odori e sapori. Sostanze rilasciate dai sistemi di distribuzione. - Salute. Governo by Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
            • Il profumo di primavera viene da un batterio usato per un antibiotico. «Si sente nell'aria profumo di primavera». Tante volte abbiamo sentito questa frase. Non è una suggestione, ma un fatto reale: la primavera diffonde un caratteristico odore prodotto da alcuni batteri dai quali si ricava una classe di importanti antibiotici. A dirlo è uno studio scientifico che è riuscito a individuare la sorgente di quell'odore che emana nell'aria in questa stagione e assomiglia al tipico odore di terra e muffa che si sviluppa quando la pioggia cade sul suolo dopo un periodo asciutto. La sostanza che si rilascia si chiama geosmina (dal greco classico significa «odore di terra»): è la stessa responsabile del sentore di fango nei pesci di fondale di acqua di dolce o dell'odore che sale quando viene smossa terra ricca di humus, cioè di composti organici, fra i quali appunto la geosmina che viene prodotta da diverse classi di microbi, soprattutto gli streptomiceti. In particolare è lo Streptomyces coelicolor a produrla, un organismo nel suolo implicato nella crescita di spore e muffe. Come nasce il profumo di primavera. Ma perché allora la geosmina si disperde nell'aria a primavera irrorandola del suo aroma? Ricercatori del John Innes Centre di Norwich, in Inghilterra, hanno scoperto il legame tra sptreptomiceti e piccoli insetti non volatili, chimati collemboli. Anzi, i collemboli erano classificati insetti in passato, mentre oggi la scienza li colloca in un gruppo collaterale ma distinto. In primavera si attiva il ciclo nel quale i collemboli, che non sono più grandi di 5 millimetri e vivono nel terreno, attirati dall'odore della geosmina, si nutrono dei batteri e in questo modo diffondono nell'ambiente le spore che servono alla riproduzione degli streptomiceti. Il caratteristico odore di terra che si libera nell'aria viene subito percepito dall'olfatto umano. Il naso dell'essere umano è estremamente sensibile alle geosmina ed è in grado di rilevarla a concentrazioni più basse di 5 parti per trilione. Forse perché da milioni di anni la geosmina è un segnale che trasmette agli umani che la primavera è arrivata con tutti i suoi cambiamenti nei cicli biologici, il risveglio dal letargo degli animali, la loro attività e quindi la possibilità di cacciare. Il profumo che viene da un batterio. La relazione simbiotica tra streptomiceti (che così possono riprodursi) e collemboli (che se ne cibano impregnandosi di spore), di reciproco vantaggio per le due specie, sarebbe infatti antica di 450 milioni di anni. I ricercatori l'hanno paragonata a quella esistente tra uccelli e frutta: mangiandola diffondono poi i semi nell'ambiente. Dallo Streptomyches l'industria farmaceutica ricava un potente antibiotico, la streptomicina, utilizzato dalla medicina per combattere molte infezioni negli esseri umani e anche come battericida. La streptomicina fu isolata nel 1943 da Albert Schatz alla Rutgers University e fu uno dei primi antibiotici utilizzati contro la tubercolosi. Oggi trova largo impiego contro numerose infezioni. Dal canto loro i collemboli hanno un enzima che li disintossica dall'antibiotico naturale degli streptomiceti. Fino alla pubblicazione, su Nature Microbiology, di questo studio che dimostra il meccanismo di diffusione nell'aria di primavera della geosmina, si riteneva genericamente che le spore dei batteri fossero trasportate dall'acqua e dal vento, ma in effetti esse sono intrappolate nel terreno e non potrebbero liberarsi nell'aria senza l'azione dei piccoli (simil)insetti che a primavera vanno in frenesia alimentare sui batteri «profumati». - GQ Italia by Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
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  • Compare this term in: arabă, armeană, bulgară, germană, olandeză, engleză, spaniolă, persană (farsi), franceză, coreeană, poloneză, portugheză, rusă, ucraineană

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